Il TomTom Start 50 è attualmente il navigatore satellitare per auto più economico della gamma TomTom, almeno fino al momento in cui scriviamo (ha lo stesso prezzo del TomTom Start 40 che ha lo schermo più piccolo), ma offre 45 mappe complete per l’Europa e questo spiega il perché abbia un costo leggermente superiore al suo diretto concorrente, il Garmin nüvi 52LM. Per il resto però, le specifiche tecniche dei due dispositivi sono molto simili. Abbiamo sia gli aggiornamenti gratuiti a vita sia la mappatura dei dati, un’interessante introduzione nei dispositivi satellitari a basso costo.
Non sono previste informazioni riguardanti il traffico che possono essere inserite nell’itinerario di viaggio e non sono nemmeno disponibili sottoscrivendo un abbonamento, dato che il dispositivo non possiede alcuna funzione che gli consenta di comunicare con smartphone, come possiamo fare ad esempio con il TomTom Go 50. Tuttavia, lo Start 50 offre degli avvisi sonori e grafici per gli autovelox fissi, anche se gli aggiornamenti gratuiti durano solo tre mesi, dopodiché si dovrà sottoscrivere un abbonamento. L’installazione fisica del TomTom Start 50 all’interno dell’abitacolo non poteva essere più semplice di così, essendo praticamente identica alla maggior parte dei moderni navigatori satellitari in commercio, con la clip di montaggio sul supporto a ventosa.
Schermo retrò
Lo schermo, purtroppo, è di tipo resistivo (un old-school come piace definirlo a noi), quindi è meno reattivo dei moderni dispositivi touch screen che possiedono invece uno schermo capacitivo (Garmin ad esempio è passata già ai soli schermi capacitivi). Questo si è rivelato alla fine essere il problema maggiore rilevato durante l’utilizzo del TomTom Start 50, in particolare, la navigazione tra i menu è afflitta in termini di velocità da questa caratteristica. Dover fare abbastanza pressione sullo schermo per far rilevare il tocco è piuttosto noioso, giacché questo può provocare fastidiosi oscillamenti del dispositivo.
Inoltre, le icone non sono molto grandi e su uno schermo così piccolo, se avete delle dita piuttosto grandi sarà molto facile colpire più spesso l’icona sbagliata che quella che volevamo. A parte questi inconvenienti, i menu sono molto intuitivi e la maggior parte delle persone sapranno navigare al loro interno sin dall’inizio, senza necessariamente mettere mano al manuale d’istruzioni. Al suo avvio il dispositivo ci porta direttamente alla visualizzazione della mappa, piuttosto che a quella del menu, questo è piuttosto carino quanto scomodo, anche perché si presuppone che chi accendi il dispositivo lo faccia per inserire un nuovo indirizzo. Quello che ci è piaciuto è che la ricerca la si può fare dalla stessa barra sia per indirizzo e sia per POI (punto d’interesse). Questa ricerca, chiamata per l’occasione Quick Search (Ricerca rapida), è molto utile e più veloce rispetto a molte altre presenti sui comuni navigatori satellitari.
Vale l’acquisto?
Il TomTom Start 50 possiede anche la funzione di riconoscimento vocale, ma va attivata premendo l’apposita icona sullo schermo e le stesse indicazioni ripetute dalla voce guida vanno confermate a video. In pratica è quasi inutile. In generale le mappe sono di facile lettura, mentre sono visualizzate in 2D o pseudo 3D. Le rotte offerte sembrano piuttosto ragionevoli e a differenza del Garmin nüvi 52LM è possibile chiedere strade alternative. Anche in questo caso troviamo i punti d’interesse forniti dal gigantesco database fornito da Foursquare.
Online è possibile acquistare il TomTom Start 50 per circa 150 euro (sono disponibili anche le versioni da 4.3″ e da 6″). TomTom afferma che la serie Start sia rivolta ad un pubblico di viaggiatore da “tempo libero”, per questo motivo era inutile inserire la funzione di live traffic. Tutto sommato possiamo anche accettarlo, ma avremmo preferito uno schermo capacitivo e più reattivo, restiamo speranzosi in attesa delle prossime evoluzioni.