Durante la scorsa settimana e nel bel mezzo di uno splendido weekend trascorso in campeggio con alcuni miei amici, ho avuto la possibilità di testare il Garmin Dakota 10. Questo dispositivo è in sostanza la versione più piccola della serie di successo della Garmin, i modelli Oregon. Sembra che con questa nuova serie Garmin stia cercando di sostituire la vecchia e tanto amata eTrex, portando in questo mondo e su tutti i suoi nuovi dispositivi un display touch screen, molto più rapido nell’inserimento del testo, ma ancora non all’altezza dei schermi dei nostri cellulari.
Ciò che la serie Dakota eredita dalla serie eTrex è la compattezza, la leggerezza e la lunga durata delle batterie. Il Garmin Dakota 10 possiede uno schermo touch screen da 2.6″. Al suo interno, precaricate, troviamo delle mappe topografiche, ma molte altre sono scaricabili dal sito della Garmin. Senza dubbio il GPS Garmin Dakota 10 è un dispositivo entry level, ma ciononostante fa la sua bella figura, grazie al display touch e alle funzioni di geocaching. Prima di addentrarci nei dettagli, facciamo un piccolo raffronto tra questo modello e quelli della serie Oregon. Innanzitutto, la serie Dakota (teoricamente) ha una durata della batteria migliore. Dico teoricamente perché sostituire le batterie in questi dispositivi è un gioco da ragazzo e conviene sempre portarsi dietro qualche ricambio.
Touch screen e funzioni
Inoltre, i Dakota sono più leggeri, di contro il loro schermo è più piccolo e non hanno la visuale 3D, il supporto a Whereigo, la visualizzazione delle immagini e il supporto NMEA. Bene, passiamo alla valutazione dello schermo, che è la vera novità introdotta in questi dispositivi. Lo schermo del Dakota è leggermente migliore in termini di visibilità rispetto a quelli della serie Oregon, anche se non si raggiunge in nessun caso la qualità degli eTrex. La visibilità non rappresenta un grosso ostacolo quando si tiene il dispositivo tra le mani, poiché lo si può girare con facilità per vedere meglio, il discorso però cambia se questo viene ad esempio agganciato ad una bici e stiamo pedalando.
Le cose migliorano nettamente, invece, quando la luce solare cala, con una brillantezza dei colori nettamente superiore. Ottima infine la presenza della retroilluminazione. L’interfaccia è sostanzialmente la stessa di quella del Garmin Oregon, con un menu principale con 24 icone distribuite su quattro schermi. Questo è abbastanza intuitivo e facile da usare, ma diventa anche meglio se ci si dedica del tempo a personalizzare la posizione delle nostre icone preferite.
Pro e Contro
La tastiera è un po’ più stretta rispetto a quella dell’Oregon, ovvio, visto che lo schermo ha delle dimensioni inferiore, ma l’immissione del testo è comunque più rapida se confrontata con un qualsiasi modello non dotato di touch screen. Ho provato a lungo il dispositivo e devo dire di essere molto soddisfatto della durata delle batterie, che ha raggiunto tranquillamente le 16 ore, senza usare però la retroilluminazione. Nei test effettuati per valutarne la precisione del GPS devo ammettere di essere rimasto positivamente sorpreso dalle sue performance.
Insomma, questa serie si presenta al suo pubblico con delle premesse davvero ottime, ricapitolando i vantaggi di questo modello dono compattezza e leggerezza, un’interfaccia touch che ci consente di inserire il testo più facilmente e un’ottima durata della batteria. C’è anche qualche contro, come lo schermo piccolo per visualizzare alcuni dettagli della mappa e una visibilità peggiorata alla luce diretta del sole rispetto alla generazione eTrex. In definitiva il Garmin Dakota 10 è un modello comunque consigliato. Ottimo anche per il prezzo piuttosto economico e quindi adatto a coloro che vogliono un dispositivo compatto, leggero e senza spendere troppo.