Sei interessato all’escursionismo e vuoi intraprendere le tue avventure avvalendoti dell’aiuto di un GPS, ma non sai quale sia il modello più adatto alle tue esigenze? Allora sei arrivato nel posto giusto, in quest’articolo troverai tutte le informazioni necessarie di cui hai bisogno. Lo scopo principale di quest’articolo è di fornirti gli strumenti essenziali per una scelta consapevole. Ma metteremo in evidenza anche cosa si nasconde “dietro le quinte” di un navigatore satellitare, in modo da imparare a utilizzare questo strumento nel migliore dei modi.
In commercio ci sono moltissimi modelli di navigatori GPS trekking, le marche più famose sono piuttosto note, ma lo scopriremo strada facendo. Molti appassionati e professionisti preferiscono ancora i prodotti dedicati (che sono poi quelli che noi presentiamo), ma questi non sono gli unici. Per chi possiede telefonini di ultima generazione, basati su sistemi operativi molto diffusi come iOS e Android, ci sono ottime applicazioni disponibili sui relativi store, per convertire il proprio cellulare in un normale GPS portatile. Per tutti questi motivi è molto facile andare in confusione quando si decide di munirsi di un tale dispositivo. La prima domanda di cui dovresti conoscere la risposta è: a cosa serve un GPS da trekking? Essenzialmente registra la nostra posizione man mano che ci muoviamo. Nella tabella che segue, vediamone i modelli più in voga e le relative caratteristiche.
Le caratteristiche dei GPS da Trekking
Prodotto | Risoluzione | Altimetro barometrico | Dimensioni | Offerta |
---|---|---|---|---|
Garmin eTrex 30![]() | 176 x 220 | Si | 2,2 pollici | Offerta |
Garmin GPSMAP 64S![]() | 160 x 240 | Si | 2,6 pollici | Offerta |
Garmin Foretrex 401![]() | 100 x 64 | Si | 1,7 pollici | Offerta |
Garmin Etrex 20x![]() | 240 x 320 | Si | 2,2 pollici | Offerta |
Risoluzione: indica la risoluzione dello schermo del navigatore in oggetto
Dimensioni: indica le dimensioni dello schermo, espresso in pollici
Altimetro barometrico: indica la presenza o meno di questo strumento utile nell’escursionismo.
Offerta: Visualizza il miglior prezzo disponibile online.
Che cosa guardare nell’hardware del GPS?
Le prime, fondamentali, caratteristiche che ogni GPS da trekking che si rispetti deve assolutamente avere sono la robustezza e l’impermeabilità. Si suppone che questi strumenti debbano affrontare assieme a noi delle condizioni ambientali a volte anche molto dure. Spesso in montagna le temperature arrivano ben sotto lo zero, le piogge sono torrenziali e quindi i dispositivi devono innanzitutto resistere a queste avverse condizioni. Il dato importante in questo senso è chiamato IP (International Protection), dato che si riferisce alla classe d’impermeabilità del GPS e tutti quelli che trovi in commercio indicano sulla confezione, tra le specifiche tecniche il valore dell’IP.
Questo dato, diviso in due cifre, indica il grado di protezione del dispositivo per cui è stato certificato.
La prima cifra sta a indicare il grado di protezione rispetto alla polvere, con un valore minimo di 0 e uno massimo di 6. La seconda cifra, invece, indica il grado di protezione rispetto ai liquidi, sempre con un minimo di 0, ma con un massimo in questo caso di 8. Il navigatore GPS che utilizzo io ha un valore di IP uguale a 57, che risulta essere una protezione quasi perfetta, garantendo quasi la massima protezione da polvere e liquidi (soprattutto in caso di immersioni).
Ovviamente, quando un dispositivo GPS per trekking dispone di una protezione IP elevata, sono necessari alcuni accorgimenti, infatti, in modelli molto protetti troveremo ad esempio dei tasti o delle fessure per l’ingresso/uscita del dispositivo coperti da piccole coperture di plastica, che probabilmente rovinano un po’ l’estetica del prodotto, rendendoli meno snelli ed armoniosi, rispetto ai moderni cellulari ad esempio, ma è assolutamente necessario per garantire la protezione massima e posso assicurarvi che in molte situazioni l’estetica del prodotto vi interesserà ben poco.
L’altimetro barometrico è importante?
Alcuni dispositivi GPS per il trekking dispongono al loro interno di un altimetro barometrico, ma perché? Questo è fondamentale per conoscere esattamente l’altitudine a cui ci si trova, in quanto il GPS è in grado di rilevare con precisione la vostra posizione, ma solo sul piano orizzontale, mentre su quello verticale è certamente meno preciso. Un altimetro barometrico, invece, può con uno scarto minimo (solitamente attorno alle poche decine di metri), segnalare anche l’altitudine a cui ci troviamo. Inoltre, grazie a questa funzione si può conoscere in tempo reale discesa e ascesa che stiamo compiendo, oltre che a registrare il profilo altimetro del percorso che abbiamo compiuto.
Se potessimo vedere il grafico di un dispositivo che ci fornisce questi dati, potremmo notare il profilo della montagna dopo averla scalata e poi discesa!
Purtroppo la precisione dell’altimetro barometrico non è massima, in quanto soggetta alle condizioni meteo. Facciamo un esempio. Supponiamo di essere fermi, se il tempo peggiora (bassa pressione) l’altitudine che ci indicherà il dispositivo aumenta, mentre se il tempo migliora (alta pressione) l’altitudine calerà. Ecco perché durante un’escursione sarebbe bene calibrare spesso l’altimetro barometrico. Per farlo però bisogna conoscere l’altezza a cui ci troviamo, ammesso e non concesso che si conosca con adeguata precisione.
Per fortuna, chi è molto pignolo e puntiglioso, può trovare sul mercato modelli di GPS per trekking che non solo sono forniti di altimetro barometrico, ma anche della funzione di “auto calibrazione”. Infatti, senza bisogna alcuno di un nostro intervento, è lo stesso GPS a calibrare continuamente l’altimetro barometrico durante la nostra bella escursione fuori porta. In ogni istante, l’altitudine che viene dedotta dal GPS grazie a moltissime informazioni, viene aggiornata nel sistema barometrico, che il GPS utilizza come una qualsiasi immissione manuale.
Il miglior GPS per il trekking
Come detto in precedenza, sul mercato ci sono moltissimi modelli di GPS trekking e sicuramente i più famosi (e secondo il mio modesto parere i migliori) sono quelli targati Garmin. Attenzione, sul mercato ci sono anche moltissime altre marche molto valide, ma si sa che quando ci si affeziona a qualcosa poi è difficile cambiare. Quella che trovi qui è la mia personale classifica in base alle mie preferenze estetiche, caratteristiche fisiche e tecniche dei dispositivi, vediamola subito:
È chiaro, soprattutto leggendo quanto sopra, che la mia non voglia affatto essere intesa come una classifica Generale, ma assolutamente personale. Se io mi trovassi di fronte al tuo stesso problema, la prima cosa che farei sarebbe proprio stilare una mia personale classifica in base alle mie preferenze e possibilità economica per fare una prima selezione, insomma, in questo modo si da un bel taglio a moltissimi prodotti presenti sul mercato. Sei indeciso tra i primi due in classifica? Semplice, scegli quello con l’offerta migliore. Il secondo non è disponibile e il primo è troppo costoso? Scegli il terzo! A questo serve la classifica, semplifica la vita.
Anche un buon display è importante!
Tutte le informazioni disponibili sono visualizzate sullo schermo del dispositivo GPS trekking (che in termini tecnici sono definiti gli output del dispositivo). È molto importante quindi disporre di un display di ottima qualità e che sia facilmente leggibile in qualsiasi condizione metereologica. Purtroppo, e questo è un problema piuttosto diffuso, questi dispositivi sono generalmente di difficile lettura quando c’è molto sole e soprattutto se si indossano occhiali da sole. Gli output però non sono le uniche informazioni che ci mostrano i moderni dispositivi, poiché molti possiedono anche la funzione di input, come? Semplice, con i touch screen!
Proprio come i moderni cellulari, infatti, questi dispositivi possiedono schermi sensibili al tocco, mentre solo qualche tempo fa si trovavano in giro ancora quelli che potevano funzionare solo con pennino. Generalmente, l’introduzione degli schermi sensibili al tocco in questo campo, è considerata come un’importante aggiunta, poiché rispetto ai dispositivi tradizionali con il tastierino, garantiscono un accesso più rapido e facile alle informaizoni. Nonostante ciò, non ti sognare di avere uno schermo sensibile come quello dei cellulari più moderni. Gli schermi touch screen dei GPS da trekking non sono ancora così avanzati, e se lo fossero, costerebbero molto di più!
In commercio, infatti, senza entrare troppo ne dettaglio, esistono due tipi di schermi tattili, quelli capacitivi e quelli resistivi. I capacitivi sono quelli che troviamo nei moderni cellulari, più sensibili e costosi, mentre quelli resistivi sono meno precisi e sensibili, ma decisamente meno costosi. Un vantaggio che hanno gli schermi resistivi però è che possono essere utilizzati anche con i guanti, caratteristica spesso molto utile quando ci si trova in montagna. Per finire il discorso devi sapere che i GPS con touch screen consumano la batteria più velocemente e sono in generale meno leggibili.
Chi ha parlato di batterie?
Quando si ha a che fare con dei dispositivi che sono utilizzati principalmente all’aperto come i GPS da trekking che spesso ci accompagnano nelle escursioni prolungate, è bene valutare anche l’autonomia del dispositivo prima di procedere ad un eventuale acquisto. Valutare quante ora di registrazione abbiamo a disposizione è molto importante, poiché se ciò che cerchiamo al termine dell’escursione è un riepilogo dettagliato e soprattutto completo della nostra escursione, è fondamentale che il dispositivo satellitare sia in grado di registrare la nostra posizione dall’inizio alla fine.
Inoltre, i dispositivi sono utili per interagire con le mappe e molte altre informazioni, se questo si dovesse scaricare nel bel mezzo della nostra escursione saremmo impossibilitati ad accedere a molte informazioni, spesso importantissime. A mio parere, ma anche secondo molti esperti, la durata media di un dispositivo GPS per il trekking dovrebbe aggirarsi aulle 10/15 ore di autonomia, se in più tanto di guadagnato. La maggior parte dei dispositivi in commercio utilizzano 2 o 3 batterie stilo AA.
Il vantaggio di queste batterie è che sono molto comuni e leggere, quindi sarebbe sempre bene portarsene dietro qualcuna di scorta in caso quelle presenti dovessero scaricarsi. Ma attenzione, molte persone credono che tutte le batterie siano uguali, invece non è così. Per utilizzare le batterie migliori per il proprio dispositivo e quelle che ne consentiranno la maggiore durata è bene leggere il libretto di istruzioni del GPS per conoscere quelle consigliate dal produttore.
Il prezzo dei GPS per outdoor
Come detto finora, in commercio ci sono moltissimi modelli di GPS per il trekking, tra cui GPS trekking per Android e iPhone utilizzando apposite applicazioni, ma anche gps cartografico e molti altri ancora. Un GPS portatile dedicato, quelli di cui noi ci occupiamo non ha un prezzo elevato, se confrontato con i moderni cellulari, inoltre un ottimo modello, che offra anche un’ottima protezione contro freddo e intemperie, può costare anche attorno ai 200 euro.
A seconda delle caratteristiche e delle funzioni che si cercano in un dispositivo satellitare il prezzo può aumentare ancora o diminuire.
Ci sono GPS economici che non presentano ad esempio uno schemro a colori, ne touch screen, ma sono comunque accompagnati da cartografie e, ovviamente, localizzazione GPS oltre che alla registrazione della posizione istante per istante. La maggior parte dei dispositivi poi danno la possibilità di scaricare questi dati per essere consultati e confrontati in un secondo momento.La mia scelta difficilmente ricade sempre sul modello migliore del mercato, un po’ per gusti estetici e un po’ per motivi economici.
Ma ciò che sicuramente non faccio è affidarmi a dispositivi troppo economici, che sono utili quasi come spasso e per coloro che vogliono divertirsi nel giorno di pasquetta quando raggiungono le montagne per un bel barbecue. Il mio pensiero è invece rivolto sempre la categoria intermedia di questi dispositivi, non troppo costosi, ma dotati di tutte le funzioni necessarie di cui ho bisogno. Ovviamente la scelta di un GPS da trekking va fatta anche in base alle proprie risorse economiche, ma su tutto a seconda delle proprie esigenze ed esperienza.
Per concludere
Spero di averti fornito tutte le informazioni necessarie per scegliere in modo consapevole il tuo prossimo/primo dispositivo GPS per il outdoor. Ora è arrivato il momento di passare alla pratica, scegliendo quello più adatto a te e iniziando le tue escursioni. Se qualcuno dei dispositivi che trovi sopra ti sembra interessante o degno di attenzione ti rimando alle nostre recensioni e ti auguro un buon divertimento, mi raccomando però, cautela sempre!